Dati alla mano, secondo l'Osservatorio Statistico, finora, nel 2017 si è potuto vedere come il trend sia stato decisamente crescente. Su 12 miliardi di email analizzate si è fatto registrare un forte aumento delle aperture totali, pari al 35,7% in più a cui si è accompagnato un incremento ancora maggiore dei clic totali, dato equivalente ad un maggioramente del 36,9%, fattore favorito dall'espansione del mercato dei dispositivi mobili, smartphone e tablet, per intenderci. Sono poi aumentati, di anno in anno, anche i volumi di invio delle newsletter che, dai 7,2 miliardi di due anni fa, sono arrivati ai 8,4 miliardi del 2016, per raggiungere i 12 miliardi già stimati per questo anno in corso.
D'obbligo segnalare come, all'aumento dei volumi, non corrisponda un calo dei risultati, ma anzi, si deve segnalare un leggero aumento. Decisamente forti sono state le comunicazione di tipo promozionale, in particolar modo nell'area del settore all'Ingrosso, soprattutto per quel che concerne il B2B, ma l'alta apertura ha riguardato anche il Dem della grande distribuzione e le consulenze di tipo B2C.
Dati che si sono dimostrati positivi anche nel settore del Gaming e nei campi dell'eccellenza italiana come ad esempio la Moda, l'Abbigliamento, le Calzature e la Ristorazione. Passando al di là dell' oceano, in un mercato che è effettivamente sempre più globale, vediamo che secondo gli elementi diffusi dal Direct Marketing Association, anche lì i valori si sono dimostrati più che positivi in materia, infatti per ogni dollaro investito nell'email marketing si è fatto registrare un rendimento medio di 38 dollari.
Bisogna però sempre tenere presente che i dati cambiano da settore a settore e che, ovviamente, alcuni mercati, sono più redditizi di altri in termini economici. Inoltre, secondo una ricerca di Get Response e Smart Insight, intitolata "The State of Email Marketing by Industry", che ha coinvolto 1831 intervistati tra Ceo, responsabili marketing e dirigenti, si è evidenziato quanto segue: il 57% dei marketer si è orientato verso l'aumento del proprio budget dedicato all’email marketing nel 2016; il 42% non si è invece preoccupato di segmentare le proprie campagne; il 33% non ha effettuato l'ottimizzazione dei messaggi, mentre solo il 4% è stato attento all'utilizzo i dati comportamentali.
In pratica, come tutti gli strumenti di vendita, anche l'email marketing deve essere sfruttato al meglio, studiato, realizzato e inviato ad un pubblico di riferimento, catturando l'attenzione dell'utenza per meglio ottimizzarne i risultati.
Per l'appunto non si deve poi mai sottovalutare l'efficacia della CTA, cioè della call to action, acronimo da noi traducibile come "chiamata in azione". In definitiva si tratta di una semplice e incisiva frase finale che si prefigge l'obbiettivo di spingere il lettore della newsletter a compiere un'azione.
Di norma nella CTA viene utilizzato il verbo nella sua forma imperativa, come ad esempio "Contattaci", "Clicca Qui", "Accetta" e "Iscriviti Ora", a cui, spesso e volentieri, si accompagna il punto esclamativo.
Cosa ci resta da dire se non che: "Utilizza al meglio le tue newsletter ora!", contattami per avere un preventivo!